#museo della pesca
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Le pause al momento giusto.
Ieri tra pulizie, taglio dell'erba, la spesa e svariate cose inerenti alla casa, ho pensato che fare la pausa musicale era d'obbligo, sia perché ogni 3/4 giorni ci vuole sia per non mettermi fretta. Mentre facevo tutte le faccende riflettevo sul periodo che sto attraversando e su cosa mi aspetta dal lungo periodo di studio e cambiamento che sto vivendo non solo a livello musicale ma anche nella vita. Da un paio di giorni mi sono posto una domanda ripensando anche al metodo Kandinskji sui colori e sui suoni degli strumenti, la domanda è "Che relazione c'è tra la pittura e la musica?", pensando poi ai quadri in generale e soprattutto a due tipi il figurativo e l'astratto ho iniziato ad accostare il figurativo alla musica diatonica, perché è quello una figura dipinta ben definita un volto, un paesaggio e i brani per come si intendono con una struttura, una progressione armonica ecc ecc, sono equivalenti nell'immaginario collettivo, se si pensa alla Gioconda come ad un brano che ci piace, mentre l'astratto è indefinito e con una specifica che va oltre la figura, un pò come la musica d'avanguardia o la sperimentale che sto snocciolando in questo periodo, i brani non hanno una forma canonica, anzi spesso non hanno neanche degli strumenti che la suonano perché si va da suoni ricavati da oggetti (John Cage docet) a suoni sintetizzati quindi non reali. Poi ieri mi è venuta in mente l'arte concettuale, il concetto diventa la forma d'arte e non più il dipinto o la scultura, e ad essere esposti nelle gallerie sono gli oggetti di uso quotidiano a partire dall'orinatoio di Duchamp e la sedia di Kosuth, giusto per fare due esempi. Quindi per ora sono al punto di domanda "può la musica rappresentare attraverso i suoni concetti più che figure già conosciute?", beh sicuramente si e sicuramente è stato già fatto, cercherò qualcosa a riguardo, se qualcuno ha qualche dritta sono sempre aperto a tutti i consigli d'ascolto.
Cambiando discorso, oggi passando su FB vedo che Aky mi tagga, non amo essere taggato perché spesso sono cazzate o cose che non mi interessano e in certi casi levo il tag (fortuna che si può fare), ma il video in questione è bellissimo, lo metto in fondo, non mi metto a commentarlo parla da solo, dico solo che è così, almeno io la vedo così la società, le persone sono amminchiate dalle cazzate tecnologiche, dall'ultimo device come per esempio le code fuori dagli Apple store per l'ultimo Iphone 15, che è uguale a quello precedente solo che hanno cambiato lo spinotto di ricarica, siete la scimmia che cerca di prendere la banana dentro l'anfora dal collo stretto, per chi non lo sapesse è un metodo per catturare una scimmia.
Altra cosa, ieri vedo una vignetta di L'incoscienza di Zen ma non riesco proprio ne a capirla ne a collegarla con niente, nella vignetta c'è una bambina che da una pesca al padre ... ecco oggi ho compreso il perché non la capivo, ma veramente sono questi i problemi che vi affliggono? Una pubblicità che mette in risalto una famiglia "tradizionale" in fase di finire il suo corso in quanto piccolo nucleo sociale? Partendo dal fatto che sta cosa della famiglia è una convenzione e che in passato non esisteva proprio, la chiesa c'ha messo lo zampino per accaparrarsi soldini, che cosa non arrivate a capire che se due non stanno più bene assieme è meglio che ognuno vada per la sua strada? Va bè le solite armi di distrazione di massa da tutto quello che è effettivamente di interesse comune, come il fatto che il governo attuale non solo non sta facendo niente per voi ma aiuta gli amichetti suoi a spese vostre, cosa che se succedesse in Francia andrebbero a prendere la ghigliottina al museo, tanto di cappello ai galletti.
Detto tutto ciò vi saluto col video
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pacchetti escursioni sharm el sheikh
pacchetti escursioni sharm el sheikh escursionistici che offrono diverse esperienze avventurose e culturali. Ecco alcuni esempi popolari:
Pacchetto Snorkeling e Immersioni: Include gite giornaliere a famosi siti di snorkeling e immersioni nel Mar Rosso, come Ras Mohammed e l'Isola di Tiran. Prezzi da 30 a 70 euro a persona.
Pacchetto Safari nel Deserto: Comprende safari in quad o in jeep, passeggiate a dorso di cammello, e cene beduine con spettacoli tradizionali sotto le stelle. Prezzi da 40 a 80 euro a persona.
Pacchetto Culturale: Escursioni giornaliere al Monastero di Santa Caterina, al Monte Sinai per ammirare l'alba, e visite guidate al Cairo per vedere le Piramidi di Giza e il Museo Egizio. Prezzi da 50 a 150 euro a persona, a seconda della durata e del mezzo di trasporto (aereo o autobus).
Pacchetto Crociera: Gite in barca di lusso, che possono includere snorkeling, pesca, e pranzo a bordo. Prezzi a partire da 100 euro a persona.
Pacchetto Avventura Acquatica: Attività come il windsurf, il parasailing, e il kite surf. Prezzi variabili, generalmente tra 30 e 100 euro a persona.
Questi pacchetti sono spesso disponibili presso agenzie turistiche locali e hotel. È consigliabile prenotare in anticipo e leggere le recensioni per garantire la qualità e la sicurezza delle escursioni.
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L'assessore regionale Agabiti al Museo della pesca visita la prima sala immersiva in Umbria “La realizzazione di questo progetto rappresenta un esempio importante di quanto la sinergia tra pubbliche amministrazioni possa fare per accrescere i...
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Al via il restauro dell'Arsenale della Marina Regia di Palermo
Al via il restauro dell'Arsenale della Marina Regia di Palermo. Sono stati affidati alla presenza dell'assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, e del Soprintendente del Mare, Ferdinando Maurici, i lavori di ristrutturazione dell'Arsenale della Marina Regia di Palermo. Sarà il consorzio Ati Pisciotta Costruzioni di Palermo, Unyon Consorzio di Scafati (Sa) e Symraxis srl di Palermo a realizzare il progetto nei locali dello storico edificio situato nei pressi del porto, in via dell'Arsenale. Ci vorranno 18 mesi per il completamento dei lavori che, oltre alla riqualificazione dei locali, prevedono la realizzazione del nuovo "Museo del Mare e della Navigazione della Sicilia", gestito dalla Soprintendenza del Mare. L'importo complessivo per la realizzazione delle opere è pari a oltre 4 milioni e mezzo, a valere sui Fondi per lo sviluppo e la coesione 2014-2020 - "Patto per lo sviluppo della Regione Siciliana". «La Sicilia si dota finalmente di uno spazio espositivo moderno che racconterà il mare e la storia ad esso legata – afferma l'assessore ai Beni culturali e identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato - Un territorio, che fin dall'antichità ha avuto uno stretto legame con il mare e la navigazione, ha il dovere di raccontare ai suoi visitatori ciò che più ha caratterizzato le sue vicende nel corso dei secoli. La valorizzazione e la divulgazione del patrimonio culturale legato al mare sono una mission dell'assessorato, che potrà finalmente dotarsi di un museo in linea con gli standard più moderni». La nuova struttura espositiva conterrà gran parte del patrimonio culturale sommerso e legato al mare recuperato negli ultimi venti anni e racconterà la storia del mare e della navigazione in Sicilia, dai primordi all'età contemporanea, con un processo narrativo sull'archeologia subacquea, i traffici marittimi, i commerci, le rotte, gli scambi, la pesca e la pirateria. Sarà un percorso di valorizzazione e fruizione innovativo grazie all'utilizzo di sistemi multimediali, che offriranno ai visitatori un panorama completo del patrimonio culturale materiale e immateriale dei mari e delle coste siciliane. Previsto anche un bookshop e una biblioteca di settore oltre che uno spazio relax con caffetteria per ospitare i visitatori. Durante i lavori, i reperti attualmente esposti all'Arsenale saranno custoditi nella sede della Soprintendenza del Mare, nel complesso Roosevelt dell'Addaura.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Mares: 75 Anni di Eccellenza Subacquea e Innovazione
Benvenuti nel mondo di Mares, un'azienda che ha plasmato il panorama delle attrezzature subacquee con la sua straordinaria storia, impegno all'innovazione e tecnologie avanzate.
Quest'anno, Mares celebra il suo 75º anniversario, un traguardo che sottolinea l'impegno costante per l'eccellenza e la soddisfazione dei subacquei di tutto il mondo.
Origini e Fondazione
La storia di Mares inizia nel cuore delle acque cristalline del Mar Mediterraneo. Fondata nel 1949 da Ludovico Mares, l'azienda ha avuto umili inizi come piccolo laboratorio artigianale a Rapallo, Italia.
Durante la prima guerra mondiale, Ludovico Mares ha prestato servizio come subacqueo nella flotta della Regia Marina Austriaca. Dopo il conflitto, ha continuato a praticare immersioni, specializzandosi nel recupero di oggetti sommersi.
Al termine della seconda guerra mondiale, insieme ad altri profughi istriani, Ludovico è emigrato e si è stabilito a Rapallo. Qui, ha avviato un'azienda di costruzione di attrezzature per subacquei.
All'inizio, la produzione si limitava a pochi fucili, maschere e pinne. Tuttavia, grazie alla loro innovazione e alla precisione costruttiva basata su una profonda comprensione del mondo subacqueo, i prodotti Mares hanno guadagnato popolarità in tutto il mondo nel giro di pochi anni.
Ludovico Mares è stato una figura chiave nell'affermare la popolarità del fucile pneumatico per la pesca subacquea negli anni '60. Ha anche sperimentato nuovi approcci alla propulsione, utilizzando pinne fatte di materiali come tela cerata e giunco. Questi esperimenti sono ora parte della collezione del Museo del Mare di Gorée, in Senegal.
L'impegno per la qualità e la passione per l'immersione hanno presto fatto crescere Mares, portandola a diventare un punto di riferimento nel mondo subacqueo.
Nel 1971, Ludovico Mares ha deciso di ritirarsi dal mondo del lavoro, cedendo l'azienda a una grande multinazionale. Ancora oggi, Mares fa parte di questo gruppo, ora chiamato Head NV.
Nonostante il cambio di proprietà, Mares ha mantenuto il suo spirito innovativo originale. Continua a cercare l'eccellenza nella progettazione e nella realizzazione dei suoi prodotti, introducendo nel tempo numerose innovazioni nel mondo dell'immersione subacquea.
Punti di Forza
Mares ha consolidato la sua reputazione nel corso degli anni, diventando sinonimo di affidabilità, sicurezza e innovazione. Nel corso della sua straordinaria storia, Mares ha introdotto al mondo alcuni dei prodotti più iconici, diventati best seller globali.
La ricerca costante per materiali di qualità e l'attenzione ai dettagli nella progettazione degli equipaggiamenti hanno contribuito al successo di Mares. La gamma di prodotti spazia dalle maschere alle mute, dagli erogatori ai computer subacquei, offrendo soluzioni complete per ogni esigenza subacquea.
Ma non solo: Mares sostiene attivamente il progetto Blue Oceans di SSI. Negli ultimi tre anni, Mares si è impegnata a ridurre l’uso della plastica nei propri imballaggi per contribuire a una miglior tutela del pianeta.I primi passi sono stati fatti, introducendo gradualmente materiali alternativi in tutte le linee, nella speranza di sostituire completamente la plastica nel prossimo futuro.
Innovazione e Futuro
Il DNA innovativo di Mares ha portato all'introduzione di tecnologie all'avanguardia nel mondo delle attrezzature subacquee. Dai primi giorni, Mares ha investito in ricerca e sviluppo, portando all'implementazione di materiali leggeri e resistenti, progettazioni ergonomiche e soluzioni tecnologiche avanzate.
Tra i prodotti più famosi e di successo nelle vendite di Mares, spiccano la maschera Mares X-Vision, con il suo design innovativo e comfort ineguagliabile, le pinne Mares Avanti Quattro, con capacità propulsiva e comodità di utilizzo tuttora ineguagliate, e il computer subacqueo Mares Puck Pro, che ha ridefinito gli standard di facilità d'uso e funzionalità avanzate.
In conclusione, festeggiamo i 75 anni di Mares, un'icona di eccellenza subacquea che ha plasmato il panorama dell'immersione. Un viaggio straordinario che unisce passato, presente e futuro, dove ogni immersione è un'affermazione della dedizione di Mares a offrire il meglio ai subacquei di tutto il mondo. Scopri tutti i prodotti e le novità di Mares, sul nostro shop ufficiale
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Fontanafredda: da visitare almeno una volta nella vita
Fontanafredda è un comune situato in provincia di Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia, ed è una meta turistica apprezzata per la sua bellezza naturale e per le numerose attrazioni storiche e culturali che offre. Ecco alcune informazioni su Fontanafredda e su come organizzare una visita: Cosa vedere in città: - Il Castello di Fontanafredda, un antico castello situato nel centro della città, che ospita mostre d'arte e culturali. - La Chiesa di San Giovanni Battista, una chiesa barocca situata nel centro della città, che ospita una serie di opere d'arte e di sculture. - Il Museo Civico di Fontanafredda, che ospita una vasta collezione di oggetti storici e culturali legati alla storia della città e della regione circostante. Cosa vedere nei dintorni: - Il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, un grande parco naturale situato a pochi chilometri da Fontanafredda, che offre numerose attività all'aperto, come il trekking, l'arrampicata e il ciclismo. - Il Lago di Barcis, un lago di origine glaciale situato a pochi chilometri da Fontanafredda, che offre numerose attività all'aperto, come il nuoto, la pesca e la vela. - Il Castello di Spilimbergo, un antico castello situato a pochi chilometri da Fontanafredda, che ospita mostre d'arte e culturali. - La città di Pordenone, situata a pochi chilometri da Fontanafredda, che offre numerose attrazioni storiche e culturali, come la Cattedrale di San Marco e il Palazzo Ricchieri. Come arrivare: Fontanafredda è facilmente raggiungibile in auto o in treno. In auto, si può seguire la SS13 in direzione di Fontanafredda e poi seguire le indicazioni per il centro della città. In treno, si può prendere la linea ferroviaria Venezia-Udine e scendere alla stazione di Fontanafredda, da dove si può prendere un autobus per il centro della città. In conclusione, Fontanafredda è una meta turistica apprezzata per la sua bellezza naturale e per le numerose attrazioni storiche e culturali che offre. Se avete l'opportunità di visitare Fontanafredda, non esitate a farlo. Sono sicuro che non ve ne pentirete. Read the full article
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Viaggio a Miami, oasi di fronte all'oceano
Un viaggio a Miami, situata nella regione sud-orientale della Florida, è un'esperienza in una città che non dorme mai. Dalle sue splendide spiagge alla sua ricchezza culturale, Miami è un paradiso per turisti e gente del posto. La città è famosa per il suo clima soleggiato, le palme e la costa incontaminata.Miami ha una ricca storia ricca di cultura e diversità. Questa città ospita persone provenienti da tutto il mondo, che creano una miscela unica di costumi, tradizioni e cucine. La cultura di Miami si riflette nell'arte, nella musica e nel cibo.La sua architettura Art Deco, famosa in tutto il mondo, è uno spettacolo da non perdere. Gli edifici della città sono decorati con vivaci colori pastello che riflettono l'atmosfera tropicale della città. Passeggiare nel quartiere Art Deco di Miami è come fare un viaggio indietro nel tempo.Le spiagge di Miami sono di alto livello. Con acque cristalline e spiagge sabbiose, sono un paradiso per gli amanti della natura. Miami Beach è una delle spiagge più famose della città. È nota per la sua movimentata vita notturna, i bar alla moda e le feste piene di celebrità.
Viaggio a Miami, la capitale dell'America Latina.
La bella scena musicale di Miami ha dato vita ad alcuni dei più grandi nomi del settore, tra cui Gloria Estefan, Pitbull ed Enrique Iglesias. La città ha un profondo legame con la scena musicale latina, evidente nei bar e nei club dove si suonano salsa, bachata, merengue e altri generi latini per tutta la notte.Anche mangiare a Miami è variegato, con una miriade di opzioni per i buongustai. La città è rinomata per i suoi frutti di mare, la cucina messicana e cubana. Little Havana, situata nel centro della città, è il sogno di ogni amante del cibo. È il posto migliore per provare piatti tradizionali cubani come Ropa Vieja, Churros e, naturalmente, il classico Cuba Libre.Miami ospita una vasta gamma di musei e gallerie che celebrano le origini culturali, la storia e l'arte della città. Il Perez Art Museum Miami è una tappa obbligata per gli amanti dell'arte, con arte contemporanea e moderna americana e latinoamericana.
L'oasi di fronte all'oceano
Le attività all'aperto della città sono illimitate, il che la rende la destinazione perfetta per gli amanti dell'avventura. Dal paddleboard, al kayak e al parasailing alla pesca e allo sci d'acqua, Miami ha tutto. La città ospita anche vari parchi e giardini, tra cui il Museo e i giardini di Vizcaya, una splendida villa e giardino in stile rinascimentale italiano.La vita notturna di Miami è leggendaria. Che si tratti di ballare tutta la notte in uno dei club alla moda o di sorseggiare un cocktail in un bar panoramico con vista sulla città, la vita notturna di Miami non ti deluderà. Uno dei migliori bar della città è lo Sugar Rooftop Bar and Garden. Si trova al 40° piano di un bellissimo edificio di Miami e offre viste mozzafiato sulla città.In conclusione, Miami è una città vivace, viva e piena di energia. Con una cultura profondamente radicata nella storia e nella tradizione, Miami è una miscela perfetta di vecchio e nuovo. Dalle sue splendide spiagge al cibo delizioso e all'eccitante vita notturna, Miami è una destinazione che dovrebbe essere nella lista dei desideri di tutti.Se vuoi vedere altre destinazioni americane fai click sul link. Read the full article
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Lago trasimeno San feliciano
San feliciano, piccolo borgo del lago trasimeno in umbria, si puo visitare il museo della pesca e prendere il traghetto per isola polvese, vedere tramonti stupendi.
#Pici al persico sole#food#Umbria food#Frittura lago trasimeno#Like#Lago#Acqua#Mare umbria#Tramonri#Borgo#Pasqua23#Aprile23#Fotoreal#Nofilter#Nokia 2.2#Colori#18arte#Blog#Viaggio180#Tumblr real
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Le più belle escursioni in spiaggia in Egitto
L'Egitto è caratterizzato dal turismo balneare, oltre che dal turismo nautico, dalle immersioni e dalla pesca, in quanto il turismo balneare rappresenta più del 90% del turismo in entrata in Egitto. È considerato uno dei tipi di turismo più belli in Egitto dopo la visita ai monumenti più belli e meravigliosi del mondo. È possibile combinare il paese tra l'Egitto e qualsiasi altro paese o due paesi tra loro o tre o più attraverso i nostri viaggi internazionali distinti. Tour del Monte Sinai e del Monastero di Santa Caterina dal porto di Sharm ElSheikh: Il tour del Monte Sinai e del Monastero di Santa Caterina da Sharm ElSheikh è un ottimo modo per conoscere la bellezza e la storia della penisola del Sinai. Questo tour vi porterà in cima al Monte Sinai, da dove potrete ammirare un'incredibile vista dell'area circostante. Visiterete anche il Monastero di Santa Caterina, patrimonio dell'umanità dell'UNESCO. Gita safari al Canyon Colorato dal porto di Sharm: provate la nostra gita safari al Canyon Colorato dal porto di Sharm El Sheikh per lasciarvi stupire dal bellissimo Canyon Colorato, che è uno spettacolo naturale unico nel mezzo del deserto del Sinai. Tour del museo di Sharm El Sheikh dal porto di Sharm: godetevi il tour del museo di Sharm El Sheikh dalla vostra nave da crociera mentre attraccate al porto di Sharm El-Sheikh per vedere gli artefatti storici più interessanti che risalgono all'era preistorica della storia dell'Egitto durante la nostra escursione di un giorno al museo di Sharm. Gite di un giorno al Cairo da Sharm El Sheikh: avrete l'opportunità di vedere le mummie dei re egiziani dell'antichità e di capire come era l'intelligenza degli antichi egizi; inoltre, quando prenotate e la vostra visita viene effettuata alle piramidi, inizierete il NMEC nella gita di un giorno alle piramidi da Sharm El Sheikh. Tour di un giorno al Cairo da Port Said: restate sintonizzati per uno speciale tour di un giorno con partenza da Port Said che vi porterà ai monumenti antichi e storici del Cairo, come le Grandi Piramidi di Giza, il Museo Egizio e Khan El Khalili, il più antico bazar del Medio Oriente. Dal porto detto delle piramidi di Giza e Sakkara e tour in feluca: Il tour delle piramidi di Giza, del Sakkara e della Feluca da Porto Detto è un ottimo modo per vivere il meglio dell'antico Egitto e dei suoi incredibili monumenti. Che siate viaggiatori esperti o visitatori del Paese per la prima volta, questo tour è uno dei modi migliori per esplorare e conoscere le antiche meraviglie dell'Egitto. tour di mezza giornata delle piramidi di Giza con colazione in un villaggio egiziano da Port said: Prenotate subito e non sprecate l'occasione di un tour privato per voi e i vostri amici che vi porterà a visitare la grande meraviglia delle piramidi di Giza, e inoltre farete una colazione gustosa e dal sapore unico in un villaggio egiziano, il tutto in un solo giorno di tour in Egitto da Port said. Gita alle piramidi di Giza e Sakkara da Port Said: da Port Said, potete unirvi a noi per fare un'escursione a terra per visitare le piramidi di Giza e Saqqara che vi permetterà di capire la storia dell'Egitto e i suoi luoghi principali. Godetevi la splendida vista delle piramidi e della piramide a gradoni del re Djoser da Saqqara. È possibile godere dei tour più belli attraverso il viaggio in Egitto, Inoltre, è possibile fare i tour turistici più belli scegliendo più luoghi e rendendo possibile visitare un certo numero di luoghi e province nello stesso viaggio attraverso pacchetti di viaggio in Egitto, I viaggi variano e sono caratterizzati per un giorno o due in diversi modi, come è stato in volo o in auto moderne con aria condizionata attraverso tour di un giorno in Egitto, Una distinzione unica nei viaggi rapidi attraverso escursioni a terra in Egitto. @cairo-top-tours @lailaessam2910 @sohilaesam
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Flavio ha passato 2 settimane a Selvadorada, (la preparazione per mandarlo lì è stata lunghissima, l’ho fatto skillare in: logica, giardinaggio, manualità, pesca, MISSILISTICA /non fate domande/, e per fortuna aveva già massimizzato la forma fisica, la cultura selvadoregna, il carisma e l’archeologia, sennò addio proprio.) e... no, non ha trovato tutti i tesori, in più ho scoperto che c’è un’altra collezione segreta da completare, perciò dovrò giocare ancora per molto questo pack.
La routine è stata questa: vai al mercato a comprare roba, visita il tempio, torna a casa a riposarti, ritorna dopo 24 ore a visitare il tempio ecc ecc. Essendo tutto ripetitivo, mi sono limitata a screennare gli avvenimenti più bizzarri.
Tipo quando Flavio è diventato scheletro per una benedizione (sì, è una benedizione).
ADORO
I traumi, poi mi stupisco se preferisci parlare coi cessi invece che con le persone
Con grandissimo disappunto ho scoperto che gli scheletri non possono avere interazioni romantiche, però l’ammoreh vince comunque, e Flavio in autonomia dà un bacino sulla guancia ad Antonio, riuscendo così a fregare il gioco.
Che tenerezza.
Qui invece c’è Flavio (tornato in carne) che maledice sim randomici, scusate dobbiamo provare i nostri giocattoli aztechi su qualcuno, lo chiede la pietra miliare.
Ah, Antonio ci segue al tempio quasi ogni volta, lo fa di sua spontanea volontà. Si annoia così tanto all’alloggio che preferisce rischiare la vita in un tempio azteco, piuttosto che rimanere da solo per qualche ora.
Poco dopo si trasforma nella Madonna dell’Arco.
Ah già. Ho portato per una giornata anche Gabriele e Giacomo a Selvadorada. Per colpa di Indiana Flavio sto perdendo tutte le festività, ma almeno Natale (sì, è Natale nella loro tempolinea) volevo farglielo festeggiare.
Qui c’è un Antonio che rischia la vita per colpa d’insetti elettrizzanti. Flavio potrebbe aiutarlo facilmente, salvargli la vita e fare la parte dell’eroe, ma a quanto pare non esiste l’interazione “salva la vita allo scemo che ti ha seguito in mezzo alla giungla senza attrezzatura e abilità necessarie per sopravvivere”. Perciò ho dovuto viaggiare di corsa verso l’alloggio, tutto per non trovarmi un Antonio fritto e dorato.
Per una giornata intera mi sono trovata un Antonio in stato confusionale. Non è morto, ma qualche neurone l’ha perso.
Mo screen a caso
Uno scheletrino che nuota, non sapevo nemmeno potessero farlo
Un altro scheletrino che con aria minacciosa si avvicina a Flavio e gli chiede un autografo
Antonio che ha deciso di svegliare Flavio nel modo più rumoroso possibile
Flavio che mangia tranquillamente mentre usa il wc
Riferimenti poco velati a ‘O sole mio sta ‘nfronte a te
Flavio si allena, Antonio mangia
Flavio continua ad allenarsi, Antonio apre il frigo
Antonio fa telefonate mentre è in visita a Napoli sotterranea
Flavio che invece di esplorare, decide di leggere un libro
che scopro essere “l’amore ai tempi della pastiera”. Prima il sole in fronte, poi questo. Dai, ‘sto gioco shippa Flavio e Antonio di default.
Flavio che cade in una delle trappole del tempio, e...
Antonio (visibilmente ingrassato) che se ne va in giro per la giungla. Da solo. Durante un acquazzone.
Flavio si allena, Antonio mangia.
La vacanza è finita, sono finalmente tornati a casa (dopo 2 settimane era anche ora), la stanza di Flavio è praticamente un museo. E le collezioni non sono manco finite, perciò sto pensando di comprargli un negozio, non venderci nulla e farlo diventare un museo/caveau/qualcosa.
Emanuele manda un sms di bentornato a Flavio. Gentilissimo, grz.
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Un giorno ci sarai tu ad aspettarmi, me lo dirai con una voce che mi farà sentire al posto giusto. Ci saranno le tue mani pronte a sostenermi, a spronarmi ad ogni mio tentennamento, ad accarezzarmi, e ci saranno i tuoi occhi pieni e rumorosi pronti a spogliarmi di ciò che non sarà più necessario. Ci saranno due caffè caldi e tutti i tipi di baci del mondo per far colazione al tavolo della cucina al mattino. Ci saranno lenzuola bianche, un vecchio giradischi e vinili per quando ci sarà bisogno di mettere da parte le parole in camera. Ci sarà un balsamo alla pesca e zenzero, due spazzolini in bambù e una vasca piena di schiuma per le giornate no nel bagno. Ci saranno pile di libri con pagine sottolineate e un po’ ingiallite, una televisione con ottanta film horror da guardare ogni notte e dieci film strappalacrime che non avremo mai il coraggio di guardare. Ci saranno post-it e calamite delle città che visiteremo sulla porta del frigo, un contenitore con banane, kiwi e arance, bottiglie di alcolici per le cene con gli amici, un orologio da parete con le batterie scariche che nessuno avrà mai voglia di cambiare. Ci saranno sette battute stupide, tre parole di troppo, cinque litigate che finiranno con due corpi abbracciati dove capita. Ci saranno lunghe passeggiate in centro, mille foto che non basteranno mai per fermare il tempo, concerti per urlare e ballare, infinite cene al ristorante giapponese o dove preferisci, due carrelli della spesa fatta di fretta. Ci saranno le serate al cinema e al ritorno non si parlerà d'altro, i giri in macchina senza una meta precisa. Ci saranno le lotte coi cuscini, ricette e farina ovunque, qualche corso improvvisato di lingua straniera, non si sa mai dovesse capitare di voler partire, la birra fredda alle tre di notte. Ci sarà la domenica a letto, un vicino di casa troppo curioso, i biscotti della fortuna, due bicchieri di vino rosso e due sedie e un telescopio nel terrazzo, le mostre al museo. Tutto ciò che riesco a immaginare, tutto ciò in cui riesco a sperare, include te. Perché quando il sole tramonta sul mare mi ricorda soltanto che l'alba successiva sarò ancora accanto a te.
Valentina Giaquinta.
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Tra l’Angola e il Botswana, una sottilissima striscia di terra appartenente alla Namibia si allunga fino a raggiungere il punto in cui il fiume Kwando, che segna il confine con il Botswana, si getta nello Zambezi, che la separa dall’Angola, a pochi chilometri dal confine con lo Zimbabwe. Una lingua di territorio lunga 450 chilometri e spessa solo 30, insanguinata per tutta la seconda metà degli anni Novanta dallo scontro tra il governo namibiano e i separatisti della Caprivi Liberation Army. Dopo anni di atrocità, distruzione delle sue ricchezze naturali e bracconaggio, gli animali stanno tornando a popolare i parchi del Caprivi, insieme a qualche turista. Noi l’abbiamo percorsa da est a ovest, attraversando i parchi naturali ancora poco frequentati dagli stranieri e tagliati dalla statale B8, che collega Katima Mulilo a Rundu.
Un viaggio in autobus durato un’intera giornata ci ha portati da Victoria Falls a Katima, attraverso la regione settentrionale del Botswana. Più di otto ore, tra controlli sanitari, disinfezione delle suole delle scarpe e acquisizione di impronte digitali a ogni confine.
Katima Mulilo è la prima città che si incontra entrando in Namibia dal Botswana settentrionale: un avamposto di circa 30.000 abitanti, la città più lontana dalla capitale Windhoek. Qui è dove abbiamo ritirato la nostra auto a noleggio, una piccola Toyota Etios che ci ha accompagnati fino a Cape Town. Lungo la strada principale di Katima, si possono acquistare generi di prima necessità e il carburante necessario per proseguire fino a Rundu. Dopo le 18, gli unici luoghi per mangiare qualcosa sono i negozi dei distributori di benzina o i fast food annessi. Impossibile però pagare in dollari o con carta di credito straniera: essendo riusciti a cambiare circa 5 dollari in moneta locale grazie alla gentilezza della gerente della guest-house dove abbiamo alloggiato, siamo riusciti ad acquistare da bere e qualche snack per dormire a pancia piena.
Riposati e rifocillati, la mattina del nostro primo giorno in Namibia siamo partiti in direzione ovest. Nel giro di pochi chilometri, ci stiamo ritrovati da soli lungo la statale B8, un parco nazionale dietro l’altro, tra elefanti che ci hanno attraversato la strada e villaggi di capanne apparentemente disabitati.
Le nuvole di sabbia sollevate dai branchi di pachidermi, la boscaglia secca ai lati della strada e i rari alberi verdi, sinonimo di acqua nel sottosuolo, sono uno spettacolo che rivedo davanti a me chiudendo gli occhi. Seguiamo la C49 e poi la B8, attraversando il Wuparo Conservancy ed entrando nel Mudumu National Park, una delle aree più ricche di fauna fino agli anni Ottanta, quando divenne una concessione di caccia non ufficiale e gli animali furono decimati.
All’interno del parco di può visitare il bellissimo villaggio-museo di Lizauli, fondato a poca distanza dall’abitato per far conoscere ai viaggiatori gli stili di vita tradizionali del Caprivi. Le guide locali forniscono informazioni sull’alimentazione, i metodi di pesca, caccia e allevamento, l’organizzazione sociale e politica dei villaggi, l’artigianato, la medicina tradizionale, i giochi e la musica. E’ stata l’occasione perfetta per toccare con mano le usanze di una delle tante tribù namibiane, dagli stili di vita estremamente diversi l’una dall’altra.
I Kaprivian sono circa 80.000, divisi in cinque tribù: i Lozi, i Mafwe, i Subia, gli Yei e i Mbukushu. Agricoltura di sussistenza, pesca e allevamento di bestiame ne garantiscono la sopravvivenza. La lingua franca di questi popoli è un idioma derivato dal lozi, tribù che controllava tutta l’area fino al XIX secolo. Grazie proprio alla visita guidata al museo abbiamo scoperto che per allontanare gli animali feroci utilizzano una frusta che, picchiata a terra, produce un suono simile ad uno sparo. Una sorta di slitta in legno trainata da buoi è usata per i trasporti, mentre per proteggere il cibo conservato in ampie ceste costruiscono trappole per topi con la terra dei termitai e per difendere i polli dai predatori, durante la notte, li chiudono in piccole gabbie rialzate. La calabash, in italiano “zucca a fiasco”, è il recipiente usato per il trasporto dell’acqua e per la conservazione del latte, che al suo interno è fatto diventare acido, per poi impiegarlo nella preparazione del porridge. La musica dello xilofono è tipica delle grandi festività, quando tutto il villaggio partecipa alle celebrazioni e si cucinano cibi in grande quantità. Si mescola ai canti e al suono prodotto dalle gonne fatte in legno delle danzatrici.
Parte del progetto del museo è anche la vendita di prodotti artigianali, i cui proventi contribuiscono al sostentamento della comunità e alla tutela della fauna contro il bracconaggio, una piaga che ha afflitto (e ancora oggi continua) tutti i parchi della regione.
E’ solo dopo il cessate il fuoco del 2002 che il Bwabwata è stato dichiarato parco nazionale e i bracconieri non hanno più potuto sfruttare liberamente le risorse di quest’area. La Mahango Game Reserve, una riserva naturale che occupa solo 25 chilometri quadrati di superficie, è un paradiso per gli amanti della savana e degli animali. Senza la necessità di disporre di un fuoristrada, la si può visitare con calma in mezza giornata: il Circular Drive Loop è lungo 20 chilometri e permette di osservare facilmente la ricchissima fauna selvatica.
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Nei pressi di Bagani il fiume Okavango forma una serie di piccole cascate: le Popa Falls, poco più che delle rapide, soprattutto dopo aver assistito allo spettacolo delle Victoria Falls. Un’occasione però per avvistare i coccodrilli che popolano le acque del fiume.
La notte trascorsa sulle sponde dell’Okavango è stata una delle più particolari e allo stesso tempo stancanti che abbia vissuto. Le piazzole del Ngepi Camp si trovano proprio sulle sponde del fiume, pochi metri più in alto di dove sguazzano gli ippopotami. Si è immersi nel bush, i bagni solo all’aria aperta e alle 22 l’elettricità smette di esistere anche nella zona del bar. Ci si riconcilia con i suoni della natura, che tra barriti di elefanti e ruggiti di ippopotami è riuscita anche a farmi temere per qualche ora (esagerando, se ci ripenso) che avremmo potuto morire schiacciati dai pachidermi e nessuno l’avrebbe saputo per molto tempo, dato che anche le comunicazioni sono state pressoché impossibile nei giorni trascorsi nel Kaprivi.
Ma, a ripensarci, è stata un’esperienza preziosa, forse sarà l’unica della mia vita. Svegliarsi all’alba con il canto degli uccelli (anche i grandi animali a una certa ora erano andati a dormire e mi avevano lasciata assopire) e vedere il fiume Okavango, non ha prezzo!
• Welcome to paradise •
Informazioni pratiche:
I parchi e le riserve sono generalmente aperte dall’alba al tramonto. All’ingresso e all’uscita, è necessario registrare i propri dati e pagare una piccola somma di denaro.
Il villaggio-museo di Lizauli non ha orari fissi. Per raggiungerlo, però, si passa davanti all’abitato: quando le guide vedono sopraggiungere dei viaggiatori, arrivano letteralmente di corsa ad accogliervi. Il prezzo dell’ingresso è pari a 40 NAD e i prodotti artigianali in vendita sono splendidi, anche se leggermente più cari che in altre aree, ma sono con certezza costruiti al villaggio e non importati. Inoltre, trovare altri negozi dove acquistare i manufatti tipici del Caprivi è molto difficile: lasciando la regione anche l’artigianato cambia foggia e di villaggi dove “fare shopping” non ce ne sono lungo la strada.
Per raggiungere le Popa Falls è necessario accedere al Popa Falls Resort e pagare il biglietto d’ingresso.
Per avere più informazioni sul camping: http://www.ngepicamp.com. Sulle sponde del fiume, comunque, ce ne sono una decina tra cui scegliere, compresi lodge di lusso.
Caprivi Strip: la rinascita di una ragione contesa Tra l'Angola e il Botswana, una sottilissima striscia di terra appartenente alla Namibia si allunga fino a raggiungere il punto in cui il fiume Kwando, che segna il confine con il Botswana, si getta nello Zambezi, che la separa dall'Angola, a pochi chilometri dal confine con lo Zimbabwe.
#Africa#Caprivi Strip#Katima Mulilo#Lizauli Traditional Village#Mahango Game Reserve#Namibia#National Parks#Ngepi Camp#People#Photography#Popa Falls#Safari#Savana
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Esperienze immersive al Museo della pesca di San Feliciano Immergersi con tutti i sensi nel meraviglioso mondo lacustre grazie a nuove tecnologie che hanno consentito la realizzazione di una sala multimediale ...
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Trieste: dal 10 al 14 gennaio 2024 alla sala Luttazzi in Porto Vecchio/Porto Vivo tre incontri nell'ambito della rassegna "Una luce sempre accesa".
Trieste: dal 10 al 14 gennaio 2024 alla sala Luttazzi in Porto Vecchio/Porto Vivo tre incontri nell'ambito della rassegna "Una luce sempre accesa". Dal 10 al 14 gennaio 2024 alla Sala Luttazzi del Magazzino 26 di Porto Vecchio/Porto Vivo, nell'ambito della Rassegna "Una luce sempre accesa", si svolgeranno tre incontri, tutti ad ingresso libero. Mercoledì 10 gennaio 2024 alle ore 17.00 Letteratura sopra i confini Presentazione delle pubblicazioni dei grandi scrittori fiumani, nelle varianti italiana e croata, e discussione sui confini con le principali associazioni di minoranze sul territorio. Ad un anno dal dibattito svoltosi a Fiume su "Mai più confini" si scenderà nel concreto delle iniziative da realizzare per costruire nuove opportunità di presa di coscienza della nuova realtà geopolitica del territorio, del ruolo delle minoranze e della capacità della cultura di indicare nuove strade percorribili congiuntamente. Evento a cura dell'Associazione Fiumani nel Mondo. Ingresso libero Link pagina web: https://salaluttazzi.comune.trieste.it/eventi/letteratura-sopra-i-confini/ Sabato 13 gennaio 2024 alle ore 17.30 Bello Mondo per Altri Tempi – Testimoni del clima cercasi Bello Mondo è il progetto del divulgatore Federico Taddia e della climatologa Elisa Palazzi che raccontano lo stato di salute della Terra tra cambiamenti climatici e nuovi stili di vita. Questo incontro sarà l'evento di lancio del progetto "AltriTempi – Testimoni del clima" organizzato dall'Associazione Culturale Museo della Bora in collaborazione con l'Immaginario Scientifico e la Società Meteorologica Alpino-Adriatica. Evento a cura dell'Associazione Culturale Museo della Bora Aps. Ingresso libero Link pagina web https://salaluttazzi.comune.trieste.it/eventi/bello-mondo-per-altritempi-testimoni-del-clima-cercasi/ Domenica 14 gennaio 2024 ore 9.30 100 anni e più di sport giuliano – atleti nella storia Proiezione del docufilm realizzato da Dario Roccavini, suddiviso in due tempi di 60 minuti descrive i successi di campioni e campionesse triestini, istriani, fiumani e dalmati che, dal primo '900 ai giorni nostri: olimpici, olimpionici, vincitori di titoli mondiali, europei, mediterranei e italiani. Inoltre campioni che hanno conseguito titoli per Trieste pur non essendo originari della Venezia Giulia e atleti che si sono distinti in alcuni sport in modo significativo. Il docufilm racconta delle seguenti discipline sportive: atletica leggera, automobilismo, baseball, bob, calcio, canottaggio, ciclismo, duathlon e triathlon, equitazione, football americano, ginnastica, golf, hockey in line, hockey su pista, hockey su prato, judo, karate, kayak, kung fu, lotta, motonautica, nuoto, pallacanestro, pallamano, pallanuoto, pallavolo, pattinaggio, pattinaggio corsa, pentathlon, pesca subacquea, pesistica, pugilato, rugby, scacchi, scherma, sci, sci d'erba, sci nautico, sci nordico, ski roll, softball, sport subacquei, tennis, tennistavolo, tiro a segno, tiro a volo, tiro con l'arco, tuffi, vela. Evento a cura di Dario Roccavini. Ingresso libero.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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È uno dei Borghi più belli d’Italia e di sicuro lo è della Liguria. Cervo è una antico borgo di origine medievale sorto strategicamente su una collina che si getta nel mare. Il centro storico, completamente ristrutturato salvaguardando le caratteristiche originarie, è rimasto tale e quale nella struttura di pietra, con i vicoli acciottolati da percorrere solo ed esclusivamente a piedi, che si inerpicano fin sulla cima, dominata dalla Chiesa di San Giovanni Battista. Il punto più alto del centro è poi occupato dal castello dei Clavesana. Un tempo era anch’esso una chiesa, dedicata a Santa Caterina d’Alessandria, oggi ospita il museo etnografico e l‘ufficio del turismo, mentre d’estate si svolgono mostre d’arte. Il borgo arroccato @123rf Ma cervo è un borgo che nasconde anche qualche segreto. Da qui sono passati i Cavalieri di Rodi e anche i Cavalieri di Malta, due ordini cavallereschi che avevano sede a Gerusalemme e che ne fecero il loro feudo. Chissà quali misteri nasconde ancora questo borgo, se mai è stato celato qualche amuleto tra le vecchie mura degli edifici religiosi o degli antichi palazzi forse è ancora qui. Sicuramente Cervo è stato preso di mira più volte dagli attacchi dei pirati saraceni, interessati ai traffici commerciali del corallo. Era, infatti, la pesca del corallo nei mari della Sardegna e della Corsica l’attività principale degli abitanti di questo villaggio di pescatori. La stessa Chiesa di San Giovanni Battista è detta anche “dei Corallini” proprio perché fu edificata proprio grazie ai contributi dei pescatori di corallo e anche la piazza su cui s’affaccia prende lo stesso nome. Ma in questo minuscolo borgo sono diversi gli edifici di un certo pregio che, chi visita Cervo per la prima volta, dovrebbe soffermarsi ad ammirare: l’ex Oratorio di Santa Caterina d’Alessandria eretto nel XIII secolo, la Chiesa di San Nicola da Tolentino costruita sulle rovine di un antico tempio pagano, Palazzo Morchio, un bel palazzo del 1600 che ora è la sede del ,e la Torre di Sant’Antonio, costruita sulla punta di capo Cervo in difesa dei pirati. La Chiesa dei Corallini @Paolo Nasca Tutt’intorno ci sono case color pastello in stile ligure, spesso appiccicate tra loro ma talvolta lasciando un pertugio per creare una piazzetta o per aprirsi regalando uno scorcio del blu del mare. Tra i vicoli medievali s’incontra di tanto in tanto una panchina letteraria colorata, perfetta per una sosta riflessiva. Le panchine letterarie @Paolo Nasca La cultura e la letteratura sono al centro degli eventi che animano l’estate di Cervo. Ogni anno si tiene “Cervo ti Strega“, un evento che dura diversi giorni a cui prendono parte i cinque scrittori finalisti dell’ambito “Premio Strega”. Ma molto famoso è Festival internazionale di musica da camera anche conosciuto come “Cervo Festival”. L’idea di questo festival musicale venne al violinista ungherese Sandor Vegh, che vide grandi potenzialità nella particolare facciata concava della Chiesa di San Giovanni. Grazie a questa curiosa peculiarità architettonica, l’acustica nella piazza è perfetta. Le serate estive a Cervo @Paolo Nasca Cervo è anche il punto di partenza di alcuni sentieri molto belli che si possono percorre nella provincia di Imperia. https://ift.tt/2TeUzjs Cervo, il borgo più pittoresco della Liguria È uno dei Borghi più belli d’Italia e di sicuro lo è della Liguria. Cervo è una antico borgo di origine medievale sorto strategicamente su una collina che si getta nel mare. Il centro storico, completamente ristrutturato salvaguardando le caratteristiche originarie, è rimasto tale e quale nella struttura di pietra, con i vicoli acciottolati da percorrere solo ed esclusivamente a piedi, che si inerpicano fin sulla cima, dominata dalla Chiesa di San Giovanni Battista. Il punto più alto del centro è poi occupato dal castello dei Clavesana. Un tempo era anch’esso una chiesa, dedicata a Santa Caterina d’Alessandria, oggi ospita il museo etnografico e l‘ufficio del turismo, mentre d’estate si svolgono mostre d’arte. Il borgo arroccato @123rf Ma cervo è un borgo che nasconde anche qualche segreto. Da qui sono passati i Cavalieri di Rodi e anche i Cavalieri di Malta, due ordini cavallereschi che avevano sede a Gerusalemme e che ne fecero il loro feudo. Chissà quali misteri nasconde ancora questo borgo, se mai è stato celato qualche amuleto tra le vecchie mura degli edifici religiosi o degli antichi palazzi forse è ancora qui. Sicuramente Cervo è stato preso di mira più volte dagli attacchi dei pirati saraceni, interessati ai traffici commerciali del corallo. Era, infatti, la pesca del corallo nei mari della Sardegna e della Corsica l’attività principale degli abitanti di questo villaggio di pescatori. La stessa Chiesa di San Giovanni Battista è detta anche “dei Corallini” proprio perché fu edificata proprio grazie ai contributi dei pescatori di corallo e anche la piazza su cui s’affaccia prende lo stesso nome. Ma in questo minuscolo borgo sono diversi gli edifici di un certo pregio che, chi visita Cervo per la prima volta, dovrebbe soffermarsi ad ammirare: l’ex Oratorio di Santa Caterina d’Alessandria eretto nel XIII secolo, la Chiesa di San Nicola da Tolentino costruita sulle rovine di un antico tempio pagano, Palazzo Morchio, un bel palazzo del 1600 che ora è la sede del ,e la Torre di Sant’Antonio, costruita sulla punta di capo Cervo in difesa dei pirati. La Chiesa dei Corallini @Paolo Nasca Tutt’intorno ci sono case color pastello in stile ligure, spesso appiccicate tra loro ma talvolta lasciando un pertugio per creare una piazzetta o per aprirsi regalando uno scorcio del blu del mare. Tra i vicoli medievali s’incontra di tanto in tanto una panchina letteraria colorata, perfetta per una sosta riflessiva. Le panchine letterarie @Paolo Nasca La cultura e la letteratura sono al centro degli eventi che animano l’estate di Cervo. Ogni anno si tiene “Cervo ti Strega“, un evento che dura diversi giorni a cui prendono parte i cinque scrittori finalisti dell’ambito “Premio Strega”. Ma molto famoso è Festival internazionale di musica da camera anche conosciuto come “Cervo Festival”. L’idea di questo festival musicale venne al violinista ungherese Sandor Vegh, che vide grandi potenzialità nella particolare facciata concava della Chiesa di San Giovanni. Grazie a questa curiosa peculiarità architettonica, l’acustica nella piazza è perfetta. Le serate estive a Cervo @Paolo Nasca Cervo è anche il punto di partenza di alcuni sentieri molto belli che si possono percorre nella provincia di Imperia. È uno dei borghi più belli d’Italia e di sicuro lo è della Liguria: passeggiando tra i suoi vicoli sembra di tornare al Medioevo quando ci vivevano i Cavalieri di Malta.
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Fontanafredda: da visitare almeno una volta nella vita
Fontanafredda è un comune situato in provincia di Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia, ed è una meta turistica apprezzata per la sua bellezza naturale e per le numerose attrazioni storiche e culturali che offre. Ecco alcune informazioni su Fontanafredda e su come organizzare una visita: Cosa vedere in città: - Il Castello di Fontanafredda, un antico castello situato nel centro della città, che ospita mostre d'arte e culturali. - La Chiesa di San Giovanni Battista, una chiesa barocca situata nel centro della città, che ospita una serie di opere d'arte e di sculture. - Il Museo Civico di Fontanafredda, che ospita una vasta collezione di oggetti storici e culturali legati alla storia della città e della regione circostante. Cosa vedere nei dintorni: - Il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, un grande parco naturale situato a pochi chilometri da Fontanafredda, che offre numerose attività all'aperto, come il trekking, l'arrampicata e il ciclismo. - Il Lago di Barcis, un lago di origine glaciale situato a pochi chilometri da Fontanafredda, che offre numerose attività all'aperto, come il nuoto, la pesca e la vela. - Il Castello di Spilimbergo, un antico castello situato a pochi chilometri da Fontanafredda, che ospita mostre d'arte e culturali. - La città di Pordenone, situata a pochi chilometri da Fontanafredda, che offre numerose attrazioni storiche e culturali, come la Cattedrale di San Marco e il Palazzo Ricchieri. Come arrivare: Fontanafredda è facilmente raggiungibile in auto o in treno. In auto, si può seguire la SS13 in direzione di Fontanafredda e poi seguire le indicazioni per il centro della città. In treno, si può prendere la linea ferroviaria Venezia-Udine e scendere alla stazione di Fontanafredda, da dove si può prendere un autobus per il centro della città. In conclusione, Fontanafredda è una meta turistica apprezzata per la sua bellezza naturale e per le numerose attrazioni storiche e culturali che offre. Se avete l'opportunità di visitare Fontanafredda, non esitate a farlo. Sono sicuro che non ve ne pentirete. Read the full article
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